Oggi eravamo più di 5000 persone a riempire e colorare le strade del centro di Roma. Una comunità intera è scesa in piazza per chiedere a gran voce tutti quei diritti che ancora oggi le sono riconosciuti e prendersi quella visibilità troppo spesso negata. Tra i tanti ospiti il Ministro Matteo Salvini, che si è impegnato a far riconoscere la Lingua dei Segni Italiana in tempi brevissimi con un Decreto Legge. 

È terminata alla grande la tre giorni di festa e rivendicazione organizzata dall’Ente Nazionale Sordi per celebrare il 60° anniversario della Giornata Mondiale del Sordo. Oggi eravamo più di 5000 persone a riempire e colorare le strade del centro di Roma. Una marea vestita di bianco con palloncini azzurri è scesa in piazza per chiedere a gran voce tutti i diritti che ancora oggi non le sono riconosciuti, una comunità intera si è presa quello spazio e quella visibilità troppo spesso negata. Ci siamo incontrati a Piazza della Repubblica a partire dalla mattina e alle 14, in perfetto orario, abbiamo cominciato il nostro corteo. Per due ore abbiamo camminato dietro gli striscioni “Con la Lingua dei Segni, TUTTI sono Inclusi” e “Comunicare con la lingua dei segni è un nostro diritto”, gli slogan della Settimana Internazionale del Sordo che abbiamo appena vissuto e della battaglia più importante che stiamo portando avanti da tanti anni: il riconoscimento a livello nazionale della LIS. Al termine del corteo siamo arrivati a Piazza della Madonna di Loreto, dove c’era ad attenderci un grande palco allestito per farci sentire ancora più forte. Qui si sono alternati gli interventi di molti rappresentanti delle Istituzioni e dei membri dell’ENS e le esibizioni di artisti sordi e udenti.

Tra i tanti ospiti che hanno voluto portare il proprio saluto e dimostrare vicinanza alla comunità sorda è spiccata la presenza del Ministro dell’Interno Matteo Salvini. “L’Italia è l’unico Paese in Europa a non aver riconosciuto la Lingua Dei Segni. È troppo tempo che aspettate, sono anni che vi riempiono di false promesse. Vi do la mia parola - ha proseguito il Ministro - che in poco tempo il governo emanerà il Decreto Legge sulla LIS. Non è una concessione, è un sacrosanto diritto che è incredibile non sia stato riconosciuto fino ad oggi. I diritti delle persone sorde devono essere garantiti, dalla scuola al lavoro, dal poter vedere la televisione al frequentare il cinema; troveremo le risorse per questa legge di civiltà. Il mio impegno è di trovarci qua l’anno prossimo venendo a raccontarvi che cosa abbiamo fatto insieme a voi, non che cosa vorremmo fare.

Progetto senza titolo 6

Ci auguriamo davvero che nella prossima Giornata Mondiale del Sordo potremo festeggiare e finalmente ritenerci liberi ed uguali. La strada è lunga per arrivare alla piena inclusione, ma il riconoscimento formale della Lingua dei Segni è un passo necessario e dovuto per rispettare la dignità di tutte le persone sorde, che devono essere libere di scegliere come comunicare, e cominciare ad abbattere realmente tutte le barriere.

Importanti anche le parole di Andrea Venuto, Disability Manager del Comune di Roma, salito sul palco in rappresentanza della Sindaca Virginia Raggi: “Stiamo lavorando duramente per l’accessibilità. Da poche settimane abbiamo reso accessibili le sedute del Campidoglio con interpreti LIS e sottotitoli. C’è ancora tanto da fare, a partire dal riconoscimento della LIS a livello nazionale, un atto dovuto per le persone sorde e per tutti noi. Insieme abbatteremo tutte le barriere, visibili ed invisibili.”

È salita sul palco anche l’Assessore alle Politiche Sociali della Regione Lazio Alessandra Troncarelli, che ha dimostrato tutto il suo appoggio e la sua vicinanza alla comunità sorda: “Vi ringrazio di cuore di avermi invitata, sono onorata di essere qui. Voglio dirvi che la Regione Lazio è al vostro fianco, come lo è il Presidente Nicola Zingaretti. Lavoriamo insieme per migliorare la vita quotidiane di tutte le persone sorde, la collaborazione reciproca è fondamentale. Nessuno conosce meglio di voi quali sono le vostre reali esigenze. Il principio del “Nulla su di noi, senza di noi” deve essere sempre rispettato.

Sono stati davvero tanti gli interventi e gli ospiti che ci sono venuti a trovare; tantissimi anche gli artisti che sono saliti sul palco per promuovere la loro arte e la cultura sorda. Qui ricordiamo solo le esibizioni del rapper sordo Brazzo e del Coro Mani Bianche Roma - formato da ragazzi sordi ed udenti - che ha accompagnato la splendida cantante ed artista Valeria Vil, ma tutti sono stati straordinari ed hanno reso unica la Giornata.

Insomma la celebrazione di questa 60ª Giornata Mondiale del Sordo è stata un vero successo; sono state tantissime le iniziative che si sono avvicendate in questi tre giorni, dalle visite guidate in alcuni luoghi della cultura unici di Roma al Convegno di ieri, tutte finalizzate a sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni sui diritti delle persone sorde, sulle difficoltà che ancora oggi incontrano in ogni ambito della vita quotidiana, dall’istruzione alla comunicazione, dal lavoro all’informazione, e su quanto deve ancora essere fatto per garantire loro una reale inclusione sociale. Sono stati tanti anche i momenti di incontro e condivisione pensati a rafforzare la nostra Associazione e la nostra comunità. Grazie a tutti quelli che sono venuti a Roma per festeggiare insieme a noi e quelli che ci hanno seguito sui nostri canali; necessario poi un ringraziamento speciale ai membri dello Staff della GMS, ai volontari, alla squadra della Sede Centrale dell'ENS a tutti gli interpreti LIS/IS. 

Scegliamo quindi di chiudere questo articolo e questi tre giorni bellissimi prendendo in prestito alcune delle parole che ci ha inviato Papa Francesco per dimostrare la sua vicinanza e affetto a tutta la comunità sorda: “Essere uniti e solidali, incontrarsi, condividere le esperienze, successi e fallimenti, mettere in comune risorse, tutto questo contribuisce ad accrescere il patrimonio umano, sociale e culturale di un popolo. Siamo chiamati insieme ad andare controcorrente, lottando anzitutto perché sia sempre tutelato il diritto di ogni uomo e ogni donna a una vita dignitosa.”

Per le foto si ringraziano le fotografe Emanuela Arma, Chiara Biasin e Maurizio Perfetto